Curiosità: perché sono stati studiati i contratti a canoni agevolati?
Alla fine degli anni 90, per invogliare i proprietari di case ed appartamenti vuoti a locare i loro immobili, piuttosto che lasciarli degradare per inutilizzo, andando incontro anche ad una sempre più grande richiesta del mercato delle locazioni, è stata attuata una nuova legislazione per i contratti abitativi.
Esistono due macro-categorie di contratti abitativi: “agevolati” o “a canone concordato” da una parte, e contratti “a canone libero” dall’altra.
Non in tutti i Comuni però, esistono le stesse agevolazioni; infatti, solo nei Comuni ad alta densità abitativa, ed in alcuni Comuni che hanno subito delle calamità naturali, è possibile sfruttare appieno le agevolazioni fiscali.
Queste agevolazioni consistono in una riduzione del 30% della tassazione IRPEF del canone percepito, per quanto riguarda i contratti in regime ordinario, e di una riduzione ancora maggiore (oltre il 50%) per i contratti in regime di “Cedolare Secca”.
Un’agevolazione che invece viene concessa a tutti i locatori, anche se incide in misura diversa in base al Comune ove è ubicato l’immobile locato, è lo sgravio IMU (ILIA)
Per capire quindi quale sia la tipologia di contratto da scegliere per locare il vostro immobile alle migliori condizioni, informatevi presso il nostro ufficio.